Quanto vale la green economy e come performa. Di Arturo Gulinelli
Un report abbastanza recente di LSEG (il London Stock Exchange Group), denominato "Green Economy Report", ed elaborato su un campione di circa 19 mila aziende che operano nel comparto della sostenibilità e dell'economia verde, contiene dati interessanti sul settore economico delle imprese verdi.
Il rapporto ricorda che l'economia green globale, che è cresciuta molto negli ultimi anni, costituisce un mercato che fornisce soluzioni climatiche e ambientali in grande fermento, rappresentando un'importante opportunità di investimento. Nel 2023 ha registrato una forte ripresa dopo il calo nel 2022, con una capitalizzazione di mercato che ha raggiunto i 7,2 trilioni di dollari USA nel primo trimestre 2024.
Non sono tutte rose e fiori, non mancano le spine, sono presenti ad esempio rilevanti problemi di sovracapacità produttiva e barriere commerciali legate alle apparecchiature per l'energia rinnovabile e alla produzione di veicoli elettrici (EV), con applicazione di dazi e riduzione del commercio internazionale. Ormai l'economia verde in molti paesi è ritenuta strategica, anche se spesso è considerata tale solo in funzione di un desiderio di protezione delle industrie, soprattutto quelle del comparto automotive.
Ma l'economia verde è diversificata e abbraccia molti settori e catene del valore globali e moltissimi settori anche collaterali generano ricavi legati all'economia verde. La tecnologia è di gran lunga il settore più grande (2,3 trilioni di dollari USA di capitalizzazione di mercato) e le automobili hanno il più alto tasso di penetrazione verde (42%).
Quali sono le tecnologie climatiche? Diversi studi confermano che le nuove tecnologie in questo campo sono spesso concentrate in progetti che si occupano in modo particolare:
- della riduzione delle emissioni;
- della generazione di energia da fonti rinnovabili;
- della cattura degli inquinanti.
Nel mondo si osservano diversi progressi nelle tecnologie della cattura del carbonio, nello sviluppo ed uso dell'idrogeno e di carburanti sostenibili per il trasporto e per l'aviazione.
Molte attività sono concentrate nello sviluppo infrastrutturale per le reti di ricarica per gli hub dell'idrogeno, che consentiranno un'adozione diffusa di queste nuove tecnologie green. Non mancano progetti per realizzare su scala industriale batterie a metallo liquido (una delle numerose tecnologie emergenti di accumulo delle batterie che supportano la decarbonizzazione della rete elettrica).
L'aumento della spesa in conto capitale crescerà di anno in anno con sempre più aziende che proveranno a farsi finanziare progetti di ricerca e poi di produzione e commercializzazione di nuove tecnologie non inquinanti. Questo comporterà un'espansione del credito commerciale in questi settori ma anche un aumento del rischio di credito, specie per i progetti che si riveleranno meno profittevoli o meno sostenibili e green di altri.
Le normative che spingono verso l'incremento della pubblicazione di informazioni sulle iniziative adottate dalle imprese in tema di sostenibilità, presenti in modo diverso ormai in molte parti del globo, porteranno ad una segmentazione della raccolta di capitale e nel tempo si registrerà un aumento del costo dei finanziamenti per le imprese meno sostenibili.
Il rapporto LSGE sostiene che in termini di performance finanziaria l'economia green è stata seconda solo al settore tecnologico. Se la green economy, rappresentata dal FTSE Russell Environmental Opportunities All Share Index (EOAS), fosse un settore ICB (Industry Classification Benchmark - ICB) a sé stante, sarebbe stata la seconda industria con le migliori performance negli ultimi 10 anni, superata solo dalle performance del settore tecnologico. L'EOAS ha superato il benchmark FTSE Global All Cap dell'82% dal 2008, in particolare nel periodo 2020-2021.
Le aziende green hanno registrato ottime performance nel 2023, come dimostra il FTSE Environmental Opportunities All Share Index (EOAS), basato sui dati FTSE Russell Green Revenues, che è cresciuto del 32% rispetto al 22% dell'indice di riferimento FTSE Global All Cap.
Tutti dati che fanno comprendere come l'economia green, al pari del comparto tecnologico, costituirà un settore strategico per il futuro dei paesi e non lo si può trascurare.
Dott. Arturo Gulinelli